La Realtà del Jihad

Il vero significato spirituale della Jihad è privo di quella forte connotazione negativa che spesso le viene attribuita. A differenza di ciò che oggi comunemente si crede, il dovere religioso della Jihad è di sviluppare le capacità nascoste e raggiungere una crescita spirituale ed è totalmente privo di qualsiasi significato di battaglia, violenza o di guerra.

Deriva dalla radice "j-h-d" che significa "fatica," e sforzo. "Jihad" significa "impegnarsi," per poter superare i limiti e poter raggiungere la conoscenza del vero Sé. La Jihad corrisponde ad uno sforzo interiore ed individuale ed è il percorso che ogni credente è chiamato a intraprendere per avvicinarsi gradualmente al suo scopo finale ovvero la sua ascesa esoterica verso Dio.

L’obbiettivo della jihad è di vincere e purificare il "Nafs". La parola Nafs è stata tradotta come il livello più basso del Sè, cioè l’istinto di base, ed è anche tradotto come l’ego. A questo livello così basso, il nafs trascina le persone verso le qualità più infime e impedisce loro la cognizione del vero Sè. Il viaggio della conoscenza del Sè consiste nella costante lotta contro il nafs. Il Sacro Corano ai credenti dice:

وَأَمَّا مَنْ خَافَ مَقَامَ رَبِّهِ وَنَهَى النَّفْسَ عَنِ الْهَوَى
(Holy Qur'an, 79:40)

وَالَّذِينَ جَاهَدُوا فِينَا لَنَهْدِيَنَّهُمْ سُبُلَنَا وَإِنَّ اللَّهَ لَمَعَ الْمُحْسِنِينَ
(Holy Qur'an, 29:69)

Il nafs al suo livello più basso è la causa delle azioni più deplorevoli come l’avidità, l’invidia, l’egoismo e gli altri attributi negativi. L’uomo deve essere sempre consapevole e attento e deve sempre controllare il suo nafs. Come un fantino che tiene le redini non permettendo al cavallo indisciplinato di disarcionarlo. Il fantino deve sottomettere ed istruire il cavallo e in caso di mancata concentrazione o distrazione, il cavallo prenderà il controllo ed egli non arriverà mai alla sua destinazione.

La lotta contro il nafs e la sua purificazione sono state chiamate dal Profeta Mohammad (pace sia su di lui) "La Jihad più grande" proprio perché, come il Santo Profeta disse in un hadith, "Il peggior nemico che tu possa avere (il nafs) è dentro di te."

La grande Jihad e l’autopurificazione senza una guida spirituale sono impossibilei. Il Maestro chiamato "Aref" è la guida nel viaggio verso la conoscenza del Sè e della crescita spirituale. Secondo gli insegnamenti della Scuola del Sufismo Oveyssi®, il corpo umano è un mezzo che facilità l’ascesa dell’essere umano verso lo stato più elevato. Hazrat Salaheddin Ali Nader Angha, Maestro Sufi del Maktab Tarighat Oveyssi Shahmaghsoudi, La Scuola del Sufismo Islamico ® dichiara:

"Quando un ricercatore sperimenta la realtà del Sè e quando lui o lei scopre "l’Io", la verità porta nella sua vita certezza tanto quanto pace e tranquillità. La Certezza è la parola chiave negli insegnamenti dell’ Aref; la conoscenza conduce alla certezza". 1

"Jihad" è uno dei principi secondari dell’ Islam. I musulmani devono osservare questi principi affinchè purifichino i loro nafs e raggiungano la conoscenza:

Salat --- "Preghiera" – da eseguire cinque volte al giorno

Sawm --- "Digiuno" –digiunare durante il sacro mese del Ramadan

Khums --- "Un quinto" –dare un quinto delle proprie risorse per le buone cause

Zakat --- Tazkieh- "Purificare" sè stessi, le azioni, e le ricchezze (nel dare al povero)

Hajj --- "Pellegrinaggio" – fare il pellegrinaggio

Jihad --- "Sforzo " – Massimo sforzo per raggiungere la conoscenza

Amr-Bil-Ma'roof --- Comandare la Conoscenza

Nahya-Anil-Munkar --- Impedire l’ ignoranza


1. Angha, Salaheddin Ali Nader. Theory "I", Riverside, CA: M.T.O. Publications, 2002, Print.